Una riflessione sui Tarocchi

Riporto il testo di un post, del moderatore, del forum

“it.groups.yahoo.com/group/saggezza_della_rosacroce” :

Vorrei condividere qualche riflessione sui Tarocchi, visti nel loro aspetto Ermetico.

Chi si occupa di divinazione sostiene che la combinazione degli arcani maggiori Torre – Morte – Diavolo abbia un’incidenza nefasta nella lettura divinatoria e rappresenti il rischio di malattie o cose ancor più gravi.

Cosa si cela, dal punto di vista Ermetico in questa combinazione?

Prendiamo le carte di due dei più importanti mazzi di Tarocchi in circolazione, quello di Wirth e quello di Waite.

Per la visione delle immagini dei due mazzi consiglio i seguenti link.

Per Wirth:
http://www.tarocchi.net/I_Tarocchi_di_Oswald_Wirth__21

Pewr Waite:
http://www.tarocchi.net/I_Tarocchi_di_Arthur_Waite__25
oppure
http://en.wikipedia.org/wiki/Rider-Waite_tarot_deck

Vi sono elementi comuni fra le carte di questi mazzi, ma anche rappresentazioni diverse dei medesimi concetti.

Vediamo le carte una alla volta.

La Torre
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La Torre nel mazzo di Wirth:

7 mattoni cadono dalla torre
6 palle rosse
5 palle gialle
5 palle verdi
3 finestre nella torre
La torre finische con una decorazione che ricorda una corona regale.
Solo uno dei due caduti è Re quello di sinistra

La Torre nel mazzo di Waite:

10 fiamme a destra e 12 a sinistra
3 finestre nella torre
La torre finische con una decorazione che ricorda una corona regale.
Solo uno dei due caduti è Re quello di destra (opposto rispetto a Wirth)

Cosa significano le 6 palle rosse nella carta di Wirth?

La lettera ebraica che ha valore 6 è la Wav che significa gancio. La torre che crolla rappresenta la caduta che ha vincolato i microcosmi alla natura materiale, che è duplice. In definitiva le 6 palle rosse rappresentano le dodici forze della natura materiale, il cerchio zodiacale dialettico, i dodici eoni del basso.

Le 5 palle gialle e le 5 verdi rappresentano i dieci sephirot dell’albero della Vita. Nel libro della Formazione si parla solo delle 10 sephiroth, poste 5 di fronte a 5 e non vi è accenno a Da’at. Questo perché Da’at diviene una realtà solo per coloro che decidono di percorrere un cammino di rigenerazione, di restaurazione dell’Uomo Divino originale.

Il medesimo concetto è rappresentato da Waite con 10 fiamme gialle a destra e 12 a sinistra.
Le 10 fiamme di destra riportano alle 10 sephiroth mentre le 12 a sinistra ai dodici eoni della natura materiale.

I sette mattoni che, nella carta di Wirth, cadono dalla Torre, rappresentano i sette domini di manifestazione del microcosmo. Con la Caduta, l’Uomo ha perso la possibilità di manifestarsi coscientemente in tutti i domini.

La Torre rappresenta la personalità Regale dell’Uomo Originale. Le tre finestre rappresentano i tre poteri della personalità: Pendiero, Desiderio e Volontà.

La Personalità dell’uomo divino originale è andata distrutta con la caduta ed è questa la ragione della nostra esistenza materiale, divenire dei sostituti di quello che è andato distrutto.

Dei due personaggi che cadono dalla torre solo uno è incoronato e nonostante la caduta non perde la sua corona. Si tratta del microcosmo propriamente detto, la cui origine regale permane nonostante la caduta, mentre la personalità che originariamente era legata a tale microcosmo, come mostra Wirth, morì con la caduta. Nella carta di Wirth, infatti, la figura priva di corona è al suolo ed un mattone la colpisce in testa. Il potere di ideazione originale è perduto. La gloria della personalità dell’uomo originale è ormai svanita.

La Morte
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Questa carta nel mazzo di Wirth è rappresentata come uno scheletro con la falce in mano ed ai suoi piedi vi sono la testa di un re coronato, quella di una donna e mani e piedi che spuntano dal terreno.

Nel mazzo di Waite la morte è un cavaliere, con tanto di armatura ed insegne. Ai suoi piedi un re morto, due bambini genuflessi di cui uno distoglie lo sguardo dal cavaliere. In piedi con le mani giunte un alto prelato si pone difronte al cavallo. Alla sinistra del cavaliere, quindi alla destra del prelato, in lontananza, il sole sorge o tramonta al dilà di due bastioni, due alte colonne di una porta.

Vista nell’ottica della caduta la Morte è la prima conseguenza di questa.

Considerata nel corso del processo di rigenerazione, di Trasfigurazione, essa è la morte mistica, la totale resa dell’io. Questa resa è l’unica possibilità per far tornare il microcosmo alla sua antica gloria.

Il re morto o la testa del re che spunta ai piedi della Morte ci riportano alla frase latia “Iustum Necar Reges Impios” é giusto far morire il re empio. Il Re empio è l’io che deve giungere ad una totale autoresta al microcosmo divino.

Il Diavolo
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Nel Mazzo di Waite vediamo due figure antropomorfe che però hanno corna e coda, incatenate per il collo allo scranno del Diavolo.

Sulla testa del Diavolo c’è la stella a cinque punte capovolta.

Nel Mazzo di Wirth vediamo una figura molto simile, tuttavia, le figure sono meno antropomorfe e sul diavolo vi sono alcuni simboli: Sulla testa la stella a cinque punte diritta, sul bacino l’Ank o chiave della vita e sulle braccia la formula alchemica “Solve et Coagula”, il Solve sul braccio destro e Coagula sul sinistro.

La Carta esprime il legame delle due forze maschie e femminile, che nell’uomo sono asservite all’influenza della natura caduta, rappresentata dal Diavolo. Il pentagramma diritto è il simbolo dell’uomo divino, mentre quello rovesciato del Diavolo, dell’uomo caduto. La chiave della vita rappresenta la concreta possibilità di accedere ad un nuovo campo di vita.

La Carta di Waite esprime bene l’asservimento dell’uomo alle forze cadute di questa natura della morte, tuttavia quella di Wirth mostra che questa natura, può essere vista anche come un ordine di vita nel quale è offerta al microcosmo la possibilità della rigenerazione.

Perché questo possa avvenire è necessario sciogliere tutti i legami con le forze decadute e votarsi alla Volontà divina, vera chiave della Vita.

Quest’orientamento di vita può raddrizzare il pentagramma, ovvero, restituire alla personalità la sua funzione originale. E’ questo il “Coagula” alchemico.

Riassumendo, dal punto di vista ermetico, questa combinazione si può tradurre come segue:

Torre – Consapevolezza della caduta => Pre-Ricordo

Diavolo – Consapevolezza del limite e possibilità di rigenerazione cosciente => Piano di soccorso.

Morte – Cambiamento fondamentale => Morte Mistica

Vediamo, ora le tre carte in relazione all’Albero (sefirotico) della Vita. Non userò i riferimenti della Golden Dawn ma quelli dedotti dai rituali della Rosacroce di Waite.

Nel sistema Rosicruciano di Waite, egli non usò più i Tarocchi ma dei simboli appositamente disegnati e quindi risulta difficile una sovrapposizione dei due sistemi.

Tuttavia comparando i grandi simboli de sentiero con le lame dei tarocchi possiamo dedurre la seguente sovrapposizione:

– Il Diavolo (XV) – 25° Samek – sul sentiero fra Hod e Tiphereth
– La Torre (XVI) – 31° Shin – sul sentiero fra Malkut e Hod
– La Morte (XIII) – 21° Kaf – sul sentiero fra Tiphereth e Geburah

Il percorso di Samek è, ove troviamo il Diavolo, è interdetto dalla Legge della Gerarchia.
Il simbolo del 32° sentiero da una parte è simbolo della caduta ma dall’altra è il simbolo della ricostruzione successiva. Si tratta di un obiettivo, per raggiungere il quale è necessario progredire, realmente, attraverso i gradi dell’evoluzione spirituale. Quindi questo sentiero non viene percorso essendo la conseguenza di un lavoro.

Di questi tre sentieri solo quello fra Tiphereth e Geburah, il 21°, viene percorso. Il sentiero che porta dalla seconda nascita alla tessitura del Manto d’Oro delle Nozze. Questa via di radicale trasformazione passa per la Morte Mistica, Grande Simbolo del sentiero di Kaf.
Kaf Significa «cavità» o «palmo della mano», il suo valore è 20 ed è analogo alla Beth. Kaf significa anche «anca» (vedi l’anca slogata dall’angelo di dio a Giacobbe). Essa è iniziale della parola Kun che significa «fondare, ristabilire, consolidare», ma se si pretende troppo, se l’orgoglio vuol far giungere sino al Padre allora, diviene Kab «rovinare».

Spero che queste poce riflessioni possano essere lo spunto per un approfondimento ulteriore.

Una riflessione sui Tarocchiultima modifica: 2012-11-08T15:06:04+01:00da cubica-rc
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