La Pesatura delle Anime – dal Libro dei Morti degli Egizi

In questo post desidero condividere qualche breve riflessione sulla famosa scena della Pesatura del Cuore dell’Iniziato, che appare nella terza Tavola.

 

Su un piatto è posto il suo cuore, mentre sull’altro vi è la piuma simbolo di Maat (la Giustizia Divina)

L’iniziato si presenta come l’Osiride Ani.

Nel capitolo 30B, che troviamo in questa tavola, l’Osiride Ani (L’iniziato) pronuncia le seguenti parole:

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Il mio cuore madre mia,
Il mio cuore madre mia,
Il mio cuore la mia venuta all’esistenza!
Che nulla in me faccia resistenza verso il mio giudizio;
Che Osiride non si opponga a me;
Che non ci sia separazione fra te e me in presenza di colui che custodisce le scale!
Tu sei il mio ka nel mio corpo [che] tessi e fortifichi le mie membra.
Possa tu venire al luogo di felicità verso cui sto avanzando.
Che il tribunale di osiride non faccia divenire il mio nome di un odore sgradevole, e che nessuna menzogna sia detta contro di me in presenza del dio!
E’ bene per te sentire.
>>

L’iniziato invoca l’aspetto Madre, la forza della Materia Primordiale.

Questa forza può operare per la rigenerazione dell’Iniziato solo se egli si vota totalmente al compito divino ed accetta i suoi giudizi senza opposizione personale.

Nell’iniziato deve regnare un unità fra egli ed il Dio che alberga in lui.

Il suo KA è il suo Abito di Luce. Questo abito è la base sulla quale si sviluppa la forma materiale. Se il suo lavoro è ben condotto il suo KA ne testimonia.

Se il suo Abito di Luce è divenuto il “manto d’oro delle nozze” di cui parlano gli alchimisti rosicruciani del XVI° secolo, allora può entrare nel nuovo campo di vita.

L’iniziato si augura che il giudizio non faccia divenire l’odore del suo nome sgradevole. Il nome è simbolo di una vibrazione, e l’iniziato si augura di poter offrire un <<profumo gradevole a Dio>>, ovvero uno stato d’essere la cui vibrazione sia in accordo con il piano divino.

L’Iniziato, infine, si augura che nessuna menzogna venga detta su di lui davanti al dio, ovvero che nessun aspetto egoico si intrometta nel processo.

Toth annuncia il giudizio positivo

<<
Ascoltate questa sentenza Il cuore di Osiride è in verità stato pesato, e la sua anima gli è testimone;
è stato trovato giusto dalla prova del Grande Equilibrio. Non è stata trovata in lui alcuna malvagità; egli non ha sprecato le offerte nei templi; non ha compiuto il male con le sue azioni;ne egli pronunciò falsa testimonianza mentre era sulla terra.
>>

Toth annuncia che l’anima dell’iniziato ha testimoniato del suo “peso” spirituale. Egli si trova in equilibro con la Legge Divina. Toth dice che l’Iniziato <<non ha sprecato le offerte nei templi>>, ovvero ha saputo approfittare delle possibilità, che i misteri gli hanno dato, di realizzare concretamente il cammino, egli non ha perso tempo e ne ha fatto buon uso.

Le sue azioni sono state rette, ovvero sono stati atti liberatori. Toth termina il suo annuncio dicendo che l’Iniziato <<non pronuciò falsa testimonianza>> ovvero che non ha finto, imitato solo esteriormente, la condotta dell’Iniziato ma la ha vissuta veramente.

 

Buon Cammino!