Conferenza Pubblica: IL CAMMINO GNOSTICO E IL VANGELO PISTIS SOPHIA

Segnalo un evento organizzato dal Lectorium Rosicrucianum – Scuola Internazionale della Rosacroce d’Oro.

Il 28.10.2012 15.30 hpresso l’Auditorium del Museo di Scienze Naturali – Brescia

Vedi sito: http://www.rosacroce.info/component/option,com_eventlist/Itemid,40/id,875/view,details/

 

Buon cammino!

 

Qualche riflessione dal Vangelo di Tommaso

<<

Gesù  disse  ai  suoi  discepoli:    Fate  un  confronto  con  me  e  ditemi  a  chi  sono simile . 

 

Gli  disse  Simone  Pietro:    Tu  sei  simile  ad  un  angelo  giusto. 

 

Gli  disse Matteo:    Tu  sei  simile  a  un  filosofo  di  grande  saggezza. 

 

Gli  disse  Tommaso: Maestro, la mia bocca non è assolutamente in grado di dire a chi tu sei simile.

Gesù disse: Io non sono più tuo maestro, perché tu sei ebbro: ti sei inebriato alla copiosa  sorgente  che è  emanata  da  me. 

 

Poi  lo  prese  in  disparte  e  gli  disse  tre parole. Allora, quando Tommaso tornò dai suoi compagni, essi gli domandarono: 

  Che  cosa  ti  ha  detto  Gesù?    Rispose  loro 

Tommaso:    Se  vi  dico  una  sola  delle parole  che  egli  mi  ha  detto,  voi  prenderete  delle  pietre  e  me  le  scaglierete,  e  un fuoco uscirà dalle pietre e vi brucerà.

 >>

Questi versetti del Vangelo di Tommaso mostrano un’apparentemente strano comportamento di Gesù.

Egli chiede di fare un paragone per definirlo, Simon Pietro e Matteo rispondono fornendo un loro paragone mentre Tommaso ammette di non essere in grado di fare tale paragone.

Gesù predilige la risposta di Tommaso.

Non sembra strano?

In apparenza si, ma in realtà no.

Simon Pietro e Matteo, rispondendo con i loro paragoni mostrano di non aver compreso chi e cosa sia veramente il Cristo. Essi ne vedono sono un aspetto, ovvero, quel che risuona con il loro tipo fondamentale.

Tommaso, ne intuisce la sua natura superiore e indefinibile con parole umane o con immagini nate dalla limitata comprensione umana.

Egli vive l’esperienza interiore dell’essenza del Cristo ed è per tale motivo che Gesù gli dice: <<Io non sono più tuo maestro, perché tu sei ebbro: ti sei inebriato alla copiosa sorgente che è emanata da me>>.

 

Poi lo prende in disparte e gli dice tre parole. 

 

Di che si tratta?

 

Gesù gli rivela l’essenza di un Triplice Mistero, quello che parecchi secoli dopo i Rosacroce classici sintetizzeranno con il motto:

 

<<Ex Deo Nascimur,

In Jesus Morimur,

Per Spiritus Sanctum Reviviscimus>>.

 

La profonda essenza di tale mistero non può essere svelata a chi non sia pronto, altrimenti la sua inadeguatezza causerebbe una caduta più profonda, invece di una risalita.

 

Buon Cammino!

La Chiesa Gnostica della Pistis Sophia

Invito tutti coloro che si trovano nella zona di milano, o che hanno la possibilità di recarvisi, a partecipare all’evento di cui vi allego la locandina:

 

Locandina Chiesa Gnostica.jpg

 

come da locandina, chi volesse maggiori info

si può visitare il sito www.rosacroce.info 

o scrivere a lombardia@rosacroce.info

 

Buon cammino!

 

I Libri di Jeu

Nel Vangelo della Pistis Sophia si parla dei Libri di Jeu, nei quali sono contenuti gli insegnamenti dei Misteri Cristiano Gnostici, che Gesù dispensò ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione.

 

Con il nome di “Libri di Jeu” è stata classificata una raccolta di libri senza titolo che fanno riferimento, però, ai rituali indicati nella Pistis Sophia.

 

Il brani citati fra virgolette, di cui faccio un breve commento, sono estratti, e da me tradotti dall’inglese, dal testo “THE COPTIC GNOSTIC LIBRARY – EDITED WITH ENGLISH TRANSLATION. INTRODUCTION AND NOTES published under the auspices of THE INSTITUTE FOR ANTIQUITY AND CHRISTIANITY – THE BOOKS OF JEU AND THE UNTITLED TEXT IN THE BRUCE CODEX – TEXT EDITED BY CARL SCHMIDT -TRANSLATION AND NOTES BY VIOLET MACDERMOT – LEIDEN E. J. BRILL 1978”

 

 

<<Io vi ho amati voi ho voluto (darvi) la vita, il Gesù vivente, che conosce la verità

 

1. Questo è il libro della gnosi dei misteri di Dio, per mezzo dei misteri nascosti che mostrano la strada per la stirpe eletta, (che guida) a riposo (ristoro) alla vita del Padre nella venuta del Salvatore, il liberatore delle anime che ricevono in loro stessi il Signore della vita che è superiore a ogni forma di vita – nella conoscenza di Gesù il vivente, che è venuto a manifestazione attraverso il Padre dall’Eone della Luce al termine del Pleroma – nell’insegnamento, oltre il quale non v’è null’altro, che Gesù il vivente ha insegnato ai suoi apostoli, dicendo: “Questo è l’insegnamento in cui risiede tutta la conoscenza“. >>

 

L’oggetto del libro è la conoscenza dei Misteri della Gnosi che devono portare l’iniziato ad entrare a far parte della stirpe eletta, ovvero degli abitanti del Regno del Padre, del nuovo campo di vita. Questo cammino avviene attraverso la mediazione di Gesù il Vivente, ovvero della forza di Cristo, che le anime rinnovate devono ricevere in se stesse. Grazie a questo potere il cammino diviene possibile. “senza di me non potete far nulla dice il Vangelo”, Jesus mihi omnia, Gesù è tutto per me ricorda la Fama Fraternitatis Rosae Crucis. In questa, apparentemente semplice, verità risiede tutto l’insegnamento, ovvero il segreto della realizzazione dello stesso.

 

<<Gesù il vivente rispose e disse ai suoi apostoli: “Beato colui che ha crocifisso il mondo, e che non ha permesso al mondo a crocifiggere lui”>>

 

Crocifiggere il mondo significa liberarsi dai suoi condizionamenti, inchiodando alla croce del servizio all’altro in noi, al Dio in noi, la natura materiale di cui siamo rivestiti. Durante questo cammino di “croce delle rose” come lo definiscono i Rosacroce classici, le forze di questo mondo, le forze di questa contro-natura faranno di tutto per inchiodare alla croce delle forze contrarie il principio spirituale che cerca di liberarsi.

 

 

<<Gli apostoli risposero con una sola voce, dicendo: “O Signore, insegnaci il modo di crocifiggere il mondo, in modo che esso non ci possa crocifiggere,  e che non ne siamo, così, distrutti e si possano perdere le nostre vite”>>

 

La prima domanda che ci si deve porre è come percorrere questo cammino di croce delle rose senza cadere preda delle forze gemelle della contro-natura.

A tale interrogativo Gesù risponde:

 

<<Gesù il vivente rispose: “Colui che l’ha crocifisso (il mondo) è colui che ha trovato la mia parola e la ha compiuta, secondo la volontà di colui che mi ha mandato.”>>

 

La parola, in greco Logos, è il simbolo di uno stato d’essere, di una radiazione, ma anche di un insegnamento. Colui che grazie all’insegnamento ha conquistato un nuovo stato d’essere diviene capace di inchiodare il mondo alla croce ed allo stesso tempo scorge i tranelli che il mondo gli tende e non soccombe.

 

 

<<2. Gli apostoli risposero, dicendo: «Parla a noi, o Signore, affinché possiamo ascoltarti. Ti abbiamo seguito con tutto il cuore. Abbiamo lasciato padre e madre, abbiamo lasciato dietro vigneti e campi, abbiamo lasciato dietro beni e grandezza dei governanti (i re), e ti abbiamo seguito, così che tu possa insegnarci la vita di tuo padre che ti ha inviato. >>

 

I discepoli in questo brano esprimono l’attitudine fondamentale che deve mostrare l’Iniziato ai Misteri della Gnosi. >egli lascia dietro di sé tutto quanto ha valenza puramente naturale per dedicarsi di tutto cuore al servizio al proprio Dio ed all’umanità.

Questa attitudine è la base sulla quale, mediante l’azione di Cristo, può nascere un’Anima Nuova. Infatti Gesù risponde ai suoi discepoli dicendo:

 

<<Gesù il vivente rispose. “La vita di mio Padre è questa: Che tu riceva la tua anima dalla razza di coloro che hanno la conoscenza (mente), e che cessi di essere terrena e divenga conoscitrice, attraverso ciò che io vi dico nel corso del mio discorso, in modo che lo realizziate e siate salvati dall’Arconte di questo Eone e dalle sue persecuzioni, alle quali non c’è fine,>>

 

Gesù ricorda ai suoi discepoli che non è sufficiente ricevere quest’Anima Nuova che non è legata alle forze terrene, serve anche un costante lavoro su di sé, svolto sempre grazie alla forza di Cristo. Questa progressiva purificazione libera sempre più l’uomo dalle catene della materia inferiore e dei suoi domini più o meno densi (al di qua o al di là del velo della morte).

 

<<ma voi, miei discepoli, affrettatevi a ricevere la mia parola con certezza in modo che lo sappiate, | affinché l’Arconte di questo Eone non possa combattere con voi – questi che non ha tratto da me nessuno dei suoi comandamenti – in modo che anche voi, o miei apostoli, soddisfiate la mia parola attraverso me, e io stesso vi renderà liberi, e diventiate, attraverso la libertà, senza macchia. Come lo Spirito Consolatore è tutto, così anche voi sarete tutto, attraverso la libertà dello Spirito Santo, del Consolatore “>>.

 

Coloro che hanno compreso veramente le parole che Gesù il Vivente dice ai suoi discepoli non possono che esprimere un canto di Giubilo che nella sua essenza testimonia della loro comprensione. Di più non è lecito dire sulle parole seguenti:

 

<<3. Tutti gli apostoli. Matteo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo e Giacomo, risposero con una sola voce, dicendo: “O Signore Gesù, tu che vivi, la cui bontà si estende su coloro che hanno trovato la tua saggezza e la tua forma con le quali hai dato la luce; O Luce che dà Luce che illumina il nostro cuore finché non abbiamo ricevuto la luce della Vita; O Parola vera, che attraverso la gnosi ci insegna la conoscenza nascosta di Gesù il Signore, il Vivente “>>

 

La risposta di Gesù ai discepoli è una conferma della loro comprensione ed una lode a coloro che lavorano alacremente e che terminato il loro lavoro di liberazione personale si mettono al servizio della Gnosi per divenire dei mezzi con i quali essa possa avvicinare gli uomini ancora prigionieri delle tenebre della materia ed offrire loro una possibilità di liberazione. Si può essere simili mediatori solo se non si è  più nulla sulla base dell’io e si è invece un tutt’uno con il Regno del Padre, con il popolo dei Figli di Dio.

 

<<Gesù il vivente rispose e disse: “Beato l’uomo che ha conosciuto queste cose ed ha portato il cielo verso il basso, ed ha sollevato la terra e (l’ha elevata) al cielo, ed è divenuto un Mezzo perché non è nulla.”>>

 

QUALCHE SPUNTO DAL VANGELO DI GIUDA

 DESIDERO CONDIVIDERE QUALCHE RIFLESSIONE SU ALCUNI SPUNTI CHE IL TESTO OFFRE.

<<“Sono andato da un’altra generazione grande e santa.” I discepoli gli dissero, “Signore, qual è la generazione che è superiore a noi ed è più santa di noi, che non si trova ora in questi regni?” Udito che ebbe, Gesù rise e disse loro, “Perché state pensando in cuor vostro sulla generazione forte e santa? (37) In verità vi dico, nessun nato [di] questo eone vedrà quella [generazione], e non una schiera di angeli delle stelle governerà sopra essa, e non uno che sia di nascita mortale può legarsi ad essa>>

IN QUESTO TESTO GESU’ PARLA AI DISCEPOLI DI UNA GENERAZIONE FORTE E SANTA E DI GRAN LUNGA SUPERIORE A QUELLA UMANA.
EGLI SPIEGA AI SUOI DISCEPOLI CHE QUESTA SANTA GENERAZIONE NON E’ SOGGETTA AL POTERE DEGLI EONI DELLA NATURA DELLA MORTE “In verità vi dico, nessun nato [di] questo eone vedrà quella [generazione], e non una schiera di angeli delle stelle governerà sopra essa”, MA DICE ANCHE CHE “non uno che sia di nascita mortale può legarsi ad essa”.

NEL VANGELO DI GIOVANNI (Gv 3,1-8), LEGGIAMO “Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio”.
“REGNO DI DIO” E “GENERAZIONE GRANDE E SANTA” ESPRIMONO LO STESSO CONCETTO, SI RIFERISCONO ALLA STESSA COSA.

PER POTER ENTRARE IN QUESTA SANTA GENERAZIONE E’, QUINDI, NECESSARIO ESSERE RINATI “DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO”, COME GESU’ SPIEGA A NICODEMO NEL PASSO DEL VANGELO DI GIOVANNI APPENA CITATO.

IL REGNO DEL PADRE OFFRE ALL’UOMO LA POSSIBILITA’ DI UNA TALE RINASCITA, MA LE FORZE DEGLI EONI CERCANO IN OGNI MODO DI OSTACOLARLA.

UNO DEI METODI PIU’ CLASSICI CONSISTE NELL’IMITAZIONE, NELLA STRUMENTALIZZAZIONE, DELLA POSSIBILITA’ OFFERTA.
QUESTO METODO E’ MOLTO EFFICACE PERCHE’ FA LEVA SULL’EGO.

ESSO OFFRE GIUSTIFICAZIONI ALL’EGO PER LE PROPRIE MANCANZE,

L’ILLUSIONE DI POTERSI LIBERARE DALLE CONSEGUENZE DELLE PROPRIE AZIONI.

A QUESTO PROPOSITO IL TESTO CI RACCONTA CHE I DISCEPOLI VEDONO IL TEMPIO E DESCRIVONO LA LORO VISIONE

<<Essi [dissero, “abbiamo veduto] una gran [casa con un vasto] altare [ dentro essa] dodici uomini – essi sono i sacerdoti…>>

[Gesù disse], “a che sembrano [ i sacerdoti]?”>>

…alcuni commettono una moltitudine di peccati e d’illiceità. E gli uomini che stanno [dinnanzi] all’altare invocano il [nome) tuo, [39] e in tutti gli atti del loro difetto, i sacrifici sono portati a completamento>>

IN QUESTO BRANO LEGGIAMO DI COME IL TEMPIO SIA PIENO DI MALFATTORI CHE PORTANO LE OFFERTE.

QUESTA E’ UNA CHIARA ALLUSIONE ALL’USO DELLA RELIGIONE COME MEZZO PER RICONCILIARSI CON LA PROPRIA COSCIENZA SENZA FARE, PERO’, UN VERO SFORZO PER CAMBIARE.

 
GESU’ AMMONISCE I SUOI DISCEPOLI RAMMENTANDO LORO, CHE ANCHE ESSI SONO PARTE DELL’UMANITA’ CADUTA “Quelli che avete veduto ricevere le offerte all’altare, quello è ciò che siete. Quello è l’iddio che servite…”.

L’UOMO, ANCHE SENZA ESSERNE COSCIENTE, E’ ASSERVITO AL DIO DI QUESTA NATURA DECADUTA. SOLO DOPO LA PRESA DI COSCIENZA DI TALE STATO PUO VERAMENTE COMPRENDERE LA NECESSITA’ DELLA RINASCITA “DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO”.

IN UN TALE STATO DI CADUTA L’OPERATO DELL’UOMO, SEPPUR CONVINTO DI SERVIRE “IL SIGNORE DELL’UNIVERSO”, SERVE INVECE IL GRANDE ARCONTE, NEL TESTO E’ CHIAMATO NEBRO, E LE POTENZE DI QUESTA NATURA DECADUTA.

<<E Gesù disse loro, “Perché siete turbati? In verità vi dico, tutti i sacerdoti che stanno innanzi a quell’altare invocano il nome mio. E una volta ancora vi dico, il nome mio è stato scritto su questo […] delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane. [ed essi] hanno piantato alberi senza frutto, nel mio nome, in un modo che causa vergogna.” Gesù disse loro, “Quelli che avete veduto ricevere le offerte all’altare, quello è ciò che siete. Quello è l’iddio che servite, e siete voi i dodici uomini veduti. Le bestie che avete veduto condurre al sacrificio sono le molte genti che voi sviate [40] dinnanzi a quell’altare.>>

COME CONSEGUENZA, ANCHE I MIGLIORI SFORZI RELIGIOSI O UMANITARI DELL’UOMO ASSERVITO A QUESTA NATURA, SEPPUR COL FINE DI AVVICINARE L’UOMO A DIO, IN VERITA’, HANNO L’EFFETTO DI ALLONTANARVELO SEMPRE PIU’, DI SVIARLO. NEL TESTO LEGGIAMO, APPUNTO, “Le bestie che avete veduto condurre al sacrificio sono le molte genti che voi sviate [40] dinnanzi a quell’altare.”

BUON CAMMINO!

P.S.: I brani citati sono tratti da “Il vangelo di Giuda cur. Kasser R., Meyer M., Wurst G., 2006, White Star”.

Per chi desidera approfondire questo vangelo ho elencato, suddivisi per catergoria, cinque testi che ho letto sull’argomento:

Storia del ritrovamento

– Il Vangelo perduto. L’avvincente racconto di una grande scoperta archeologica. (al testo è annesso anche un DVD) Krosney Herbert, 2006, White Star

Testo con saggi o commenti

– Il vangelo di Giuda cur. Kasser R., Meyer M., Wurst G., 2006, White Star (prima edizione in Italiano) 

– Vangelo di Giuda, Traduzione dal copto e commento, cur. Giannetto E., 2006, Medusa Edizioni (tradotta direttamente dal copto in italiano)

Edizione critica

– Il vangelo di Giuda. Ediz. critica 2008, White Star (pregevole edizione critica, utile a chi studia lingue camito semitiche)

Saggio sul testo

– L’ultimo vangelo. Perché la parola di Giuda fa paura Churton Tobias, 2006, Cairo Publishing

Sicuramente vi sono anche altre fonti interessanti per approfondire il testo sotto vari aspetti. Se qualcuno volesse condividre l’indicazione di ulteriori fonti bibliografiche, aggiunga un commento a questo post con i riferimenti di titolo, autore/curatore, anno di edizione ed editore.