Qualche riflessione dal Vangelo di Tommaso

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Gesù  disse  ai  suoi  discepoli:    Fate  un  confronto  con  me  e  ditemi  a  chi  sono simile . 

 

Gli  disse  Simone  Pietro:    Tu  sei  simile  ad  un  angelo  giusto. 

 

Gli  disse Matteo:    Tu  sei  simile  a  un  filosofo  di  grande  saggezza. 

 

Gli  disse  Tommaso: Maestro, la mia bocca non è assolutamente in grado di dire a chi tu sei simile.

Gesù disse: Io non sono più tuo maestro, perché tu sei ebbro: ti sei inebriato alla copiosa  sorgente  che è  emanata  da  me. 

 

Poi  lo  prese  in  disparte  e  gli  disse  tre parole. Allora, quando Tommaso tornò dai suoi compagni, essi gli domandarono: 

  Che  cosa  ti  ha  detto  Gesù?    Rispose  loro 

Tommaso:    Se  vi  dico  una  sola  delle parole  che  egli  mi  ha  detto,  voi  prenderete  delle  pietre  e  me  le  scaglierete,  e  un fuoco uscirà dalle pietre e vi brucerà.

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Questi versetti del Vangelo di Tommaso mostrano un’apparentemente strano comportamento di Gesù.

Egli chiede di fare un paragone per definirlo, Simon Pietro e Matteo rispondono fornendo un loro paragone mentre Tommaso ammette di non essere in grado di fare tale paragone.

Gesù predilige la risposta di Tommaso.

Non sembra strano?

In apparenza si, ma in realtà no.

Simon Pietro e Matteo, rispondendo con i loro paragoni mostrano di non aver compreso chi e cosa sia veramente il Cristo. Essi ne vedono sono un aspetto, ovvero, quel che risuona con il loro tipo fondamentale.

Tommaso, ne intuisce la sua natura superiore e indefinibile con parole umane o con immagini nate dalla limitata comprensione umana.

Egli vive l’esperienza interiore dell’essenza del Cristo ed è per tale motivo che Gesù gli dice: <<Io non sono più tuo maestro, perché tu sei ebbro: ti sei inebriato alla copiosa sorgente che è emanata da me>>.

 

Poi lo prende in disparte e gli dice tre parole. 

 

Di che si tratta?

 

Gesù gli rivela l’essenza di un Triplice Mistero, quello che parecchi secoli dopo i Rosacroce classici sintetizzeranno con il motto:

 

<<Ex Deo Nascimur,

In Jesus Morimur,

Per Spiritus Sanctum Reviviscimus>>.

 

La profonda essenza di tale mistero non può essere svelata a chi non sia pronto, altrimenti la sua inadeguatezza causerebbe una caduta più profonda, invece di una risalita.

 

Buon Cammino!

La Chiesa Gnostica della Pistis Sophia

Invito tutti coloro che si trovano nella zona di milano, o che hanno la possibilità di recarvisi, a partecipare all’evento di cui vi allego la locandina:

 

Locandina Chiesa Gnostica.jpg

 

come da locandina, chi volesse maggiori info

si può visitare il sito www.rosacroce.info 

o scrivere a lombardia@rosacroce.info

 

Buon cammino!

 

Cos’è un’autentica Chiesa Gnostica?

Una vera Chiesa Gnostica è un organismo vivente costituito per offrire a tutti gli uomini la possibilità di un contatto con l’Appello del Padre.

A tale scopo vi sono sacerdoti e sacerdotesse che quotidianamente, con il loro impegno, mantengono costante il contatto fra l’aspetto esteriore e quello interiore di tale Chiesa.

I sacerdoti di una vera Chiesa Gnostica non sono una gerarchia di persone superiori agli altri, sono dei servitori. Si tratta di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita al servizio del Piano di Salvezza che dal Regno del Padre deve dispiegarsi per il mondo e l’umanità.

Vi sono diversi tipi di compiti di cui, coloro che fanno parte di una tale Chiesa, si occupano. Alcuni propriamente sacerdotali altri, per usare un termine arcaico, più diaconali, ed altri ancora più organizzativi o di divulgazione.

Tutti però prestano la loro opera gratuitamente ed al servizio del fine comune.

Gnosi vuol dire Conoscenza ed una vera Chiesa Gnostica non può non essere anche una Scuola, nella quale l’allievo può progredire nella comprensione del fine dell’opera svolta dalla Chiesa stessa.

Infine è necessario specificare che una Chiesa Gnostica possiede tre aspetti:

  • Un aspetto Esteriore; la Chiesa Esteriore (alla quale appartengono i Diaconi e tutti coloro che svolgono attività per l’esterno). 
  • Un aspetto Interiore; la Chiesa Interiore (della quale fanno parte i Sacerdoti, e nella quale imparano a percorrere il cammino della resa del loro ego a Dio ed a manifestare un’Anima Nuova capace di ricevere in se’ lo Spirito).
  • Un aspetto Interiore più Profondo; La Scuola dei Misteri (nella quale i Misteri possono svelarsi agli occhi di quei sacerdoti che hanno realizzato interiormente quanto la Chiesa Interiore ha insegnato loro).

 

Il processo che porta dalla Chiesa Esteriore, attraverso la Chiesa Interiore, sino alla Scuola dei Misteri è difatto un percorso Iniziatico. Quindi, una Chiesa Gnostica autentica è anche un Ordine Iniziatico.

Cos’è quindi una Chiesa Gnostica di buona fede?

  • Una Chiesa esteriore aperta a tutti coloro che sentono il richiamo del Padre.
  • Una Chiesa interiore, dove è possibile lavorare al Piano del Padre.
  • Una Scuola dei Misteri, nella quale Realizzare appieno tale piano per il mondo e l’umanità.
  • Una Scuola nella quale è dispensato un insegnamento utile a realizzare i tre aspetti appena citati.
  • Un Ordine Iniziatico nel quale lavorare con i vari aspetti dell’insegnamento verso il fine definito dal Piano di Salvezza.

Buon cammino!

GNOSI E GNOSTICISMO

COS’E’ LA GNOSI E COSA VUOL DIRE ESSERE UNO GNOSTICO?

VI SONO DIVERSI MOVIMENTI CHE SI DEFINISCONO GNOSTICI, ALCUNI A RAGIONE E ALTRI A TORTO.

MA ALDILA’ DELL’ETICHETTA, COSA VUOL DIRE ESSERE UNO GNOSTICO?

IN COSA CREDONO LA MAGGIORANZA DI COLORO CHE SI DEFINISCONO TALI.

POTREMMO RIASSUMERE LE BASI DELLO GNOSTICISMO NEI SEGUENTI PUNTI:

  1.  VI SONO DUE NATURE
    • UNA DIVINA SUPERIORE, DEFINITA ANCHE REGNO DELLA LUCE 
    • E UNA DEMIURGICA INFERIORE, CHIAMATA ANCHE TENEBRA.
  2. IL DOMINIO DEL DEMIURGO INFERIORE E’ IL MONDO IN CUI VIVIAMO.
  3. A CAUSA DI UNA CATASTROFE COSMICA, CHIAMATA ANCHE CADUTA, I FIGLI DELLA LUCE FURONO INTRAPPOLATI NELLA MATERIA INFERIORE, DOMINIO DELLA TENEBRA.
  4. LA LUCE HA SEMPRE CERCATO E SEMPRE CERCHERA’ DI RECUPERARE E SALVARE I PROPRI FIGLI DALLA TENEBRA, DIFFONDENDO IL PROPRIO APPELLO AL RISVEGLIO SULL’INTERA CREAZIONE MATERIALE CADUTA.
  5. NELL’UOMO ESISTE UNA “SCINTILLA DIVINA” ESSA E’ TUTTO CIO’ CHE RIMANE, NELL’UOMO, DEL DIVINO SPLENDORE DELL’UOMO ORIGINALE.
  6. A PARTIRE DALLA SCINTILLA DIVINA, INTESA COME SEME, E’ POSSIBILE FAR RINASCERE A NUOVA VITA MANIFESTA L’UOMO DIVINO ORIRINALE, ALTRIMENTI SOLO LATENTE NELLA SCINTILLA STESSA.
  7. E’ NECESSARIO OTTENERE LA CONOSCENZA DI SE’. RICONOSCERE IN SE’ STESSI LA PRESENZA DI QUESTE DUE NATURE ED IMPARARE A CONOSCERE CIASCUNA DI ESSE. RICONOSCERE GLI INGANNI E LE TRAPPOLE DELL’IO. RICONOSCERE IL DESIDERIO DI SALVEZZA DALLA SCINTILLA DIVINA, IL DESIDERIO DI TORNARE NUOVAMENTE ALLA CASA DEL PADRE. IMPARARE A DISTINGUERLE L’UNA DALL’ALTRA E DARE SEMPRE PIU SPAZIO, IN NOI, ALLA NATURA DIVINA.
  8. I TESTI CLASSICI PARLANO DI “MORTE DELL’IO” MA L’ESPRESSIONE CHE PIU’ E’ IN GRADO DI  RENDERE L’IDEA ALL’UOMO DEI NOSTRI TEMPI E’ “RESA DELL’IO”. NON MI DILUNGHERO SUL MOTIVO DI QUESTA DIFFERENZA TERMINOLOGICA, OGGI PERO’ L’ESPRESSIONE IN GRADO DI ESPRIMERE MEGLIO IL LAVORO CHE DEVE SVOLGERSI IN NOI E’ “RESA DELL’IO”. UNA RESA CHE PORTA ALLA SPARIZIONE DELL’EGO COME FENOMENO SEPARATO PER FORNDERSI NEL DIVINO. LA GOCCIA CHE SMETTE DI ESSERE TALE QUANDO CADE NELL’OCEANO E DIVIENE COSI’ OCEANO, IN QUESTO SENSO L’EGO MUORE COME FENOMENO SEPARATO, MA NON SI TRATTA CERTO DI UNA VERA MORTE, ANZI DI UNA VITA ANCORA PIU’ PIENA PERCHE’ UNITA ALLA PIENEZZA DI DIO.
  9. IL CAMMINO DI RITORNO ALLA CASA CDEL PADRE PUO’ ESSERE SVOLTO SOLO FIN QUANDO SI E’ IN POSSESSO DI TUTTI I VEICOLI DELLA PERSONALITA’, CORPO FISICO COMPRESO. LO GNOSTICO NON ATTENDE LA SALVEZZA IN UN IPOTETICO PARADISO POST-MORTEM, LO GNOSTICO SA CHE LA SALVEZZA DEVE ESSERE TROVATA IN VITA. A DISPETTO DI TANTE FALSE INTERPRETAZIONI, VOLTE A SCREDITARE IL VERO GNOSTICISMO, LO GNOSTICO CONSIDERA PREZIOSO OGNI ATTIMO DI VITA MATERIALE CHE DIO GLI CONCEDE DI VIVERE, POICHE’ GLI CONSENTE DI LAVORARE ALLA SALVEZZA DELLA PROPRIA ANIMA DIVINA, E QUANDO E’ IN GRADO DI FARLO, ANCHE ALLA SALVEZZA DEL RESTO DELLE SCINTILLE DIVINE IMPRIGIONATE NELLA MATERIA.  

CONSIDERATI QUESTI NOVE PUNTI SINTETICI RIMANE ANCORA LA DOMANDA “COSA VUOL DIRE ESSERE UNO GNOSTICO OGGI?”:

ESSERE UNO GNOSTICO SIGNIFICA METTERSI SEMPRE IN DISCUSSIONE,

NON CREDERE MAI DI POSSEDERE LA VERITA’ ASSOLUTA,

CONSIDERARE COME UNICO PUNTO FERMO IL DIVINO IN NOI,

METTERE OGNI IMPEGNO PER CERCARE DI TROVARE IN NOI STESSI QUESTO DIVINO CHE SENTIAMO ESISTERE,

OSSERVARCI IMPIETOSAMENTE PER RICONOSCERE I DIVERSI ASPETTI DEL NOSTRO EGO E SCOPRIRE COSI’ COME QUESTI CI MANOVRI,

ARRENDERCI SEMPRE PIU’ ALLA SCINTILLA DIVINA IN NOI E SCOPRIRE COSI’ CHE GRAZIE A QUESTO ORIENTAMENTO E’ POSSIBILE UNA PROGRESSIVA LIBERAZIONE DELLA COSCENZA DAI CONDIZIONAMENTI DELL’EGO.

UNO GNOSTICO LO E’ SEMPRE, QUANDO E’ A LAVORO, QUANDO IN FAMIGLIA, QUANDO ESCE CON GLI AMICI ECC..

OGNI SITUAZIONE E’ FUNZIONALE A FARGLI ACQUISIRE UNA MAGGIOR CONOSCENZA DI SE’ E AD OFFRIRGLI L’OCCASIONE DI DARE SPAZIO AL DIVINO IN LUI, DI FAR ESPRIMERE NELL’ATTO IL DIO IN LUI, MEDIANTE UN COMPORTAMENTO DI VITA ADEGUATO, IN ARMONIA CON IL PROPRIO CRISTO INTERIORE.

A PRESTO