Seminario e Conferenza pubblica del Lectorium Rosicrucianum

Consiglio i seguenti due eventi:

 

1) Seminario dal titolo “Psicologia e vita dell’Anima”

Programma

Sabato 2 Marzo 2013 – ore 10.15

  • Concetti fondamentali del modello junghiano
  • Un Raffronto fra la psicologia junghiana e l’Insegnamento Universale
  • Qualche elemento dall’Insegnamento di Ouspensky e Gurdjiieff
  • (Pausa pranzo)
  • Gli Archetipi
  • La Struttura Psicologica dell’uomo
  • I condizionamenti e la sofferenza.

Domenica 3 Marzo 2013 – ore 10.15

  • Aspetti esoterici del Sistema Nervoso
  • L’auto-osservazione e il metodo psicologico
  • (Pausa Pranzo)
  • Il Cammino dell’Auto-Resa
  • Servizio di Tempio pubblico dal titolo “Liberarsi da afflizione e paura”

I partecipanti riceveranno gratuitamente, durante le due giornate, alcuni materiali riguardanti i temi del seminario e, se lo desiderano, potranno richiedere un corso in cinque lettere sull’Insegnamento della Rosacroce d’Oro.

Presso la sede di Via Bicetti de’ Buttinoni,1 Milano
Partecipazione gratuita – gradita prenotazione

 

2) Conferenza pubblica dal titolo “DALLA DEPRESSIONE ALLA LIBERAZIONE”

Può, uno stato depressivo, essere la chiave per una nuova comprensione del vero senso della vita?

Venerdì 8 Marzo 2013 alle ore 21.00

Presso la saletta della Circoscrizione di Via Monte Grappa, 7/B – Brescia

Ingresso libero

L’orientamento di vita dello gnostico

Lo Stile di vita che Gesù consigla allo gnostico è condensato in due dei Logion del Vangelo di Tommaso.

Logion 27
Gesù disse: “Se non digiunate verso il mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il sabato come un sabato, non vedrete il Padre.”

Logion 42
Gesù disse: “Siate transeunti”

Il Logion 27 dice allo gnostico che egli deve digiunare verso il mondo e osservare il sabato.

Il sabato o Shabbat è una ebraica nella quale, fra le altre cose non è consentito fare lavori o accendere fuochi. E’ l’immagine di una situazione di riposo, dove l’interazione con le forze di questa natura è ridotta al minimo, all’essenziale.
Digiunare verso il mondo vuol dire non alimentarsi delle sue forze, così da non esservi legato. Non si tratta di un digiuno fisico, ma di un distacco interiore dalle cose del mondo. Questo distacco non significa, però, divenire fredi e superficiali ma solo aver posto come centro di gravità della nostra vita l’aspirazione al ritorno allo stato di vita dell’uomo originale, antecedente la caduta. Se questo è il nostro orientamento interiore, non avendo posto il mondo al centro delle nostre aspirazioni, possiamo vivere nel mondo ma non essere del mondo.

Lo stato che ne deriva è ben descritto dal Logion 42 dove Gesù dice allo gnoistico di essere transeunte. Essere transeunte significa essere di passaggio.

Vuol dire sentirsi come viaggiatori, che sono solo di passaggio nel paese nel quale soggiorneranno per il tempo necesario.

La nostra vita sulla terra è il soggiorno durante il quale possiamo lavorare al processo di rigenerazione oppure, come racconta il canto della perla, mangiare il cibo del mondo vestire i suoi abiti e dimenticarci che la nosta missione nel mondo era quella di recuperare la perla.

Buon Cammino!

Bibliografia:

I logion del vangelo di tommaso sono riportati dalla traduzione in italiano presente nell’opera di Luigi Moraldi – I Vangeli Gnostici, Adelphi Edizioni.

L’Attaccamento alle cose

Spesso ci attacchiamo a cose di nessun valore, oggetti, scritti, fotografie ecc…

Perché lo facciamo?

Per paura di perdere ciò che è stato, perché vorremmo conservare per sempre ciò che fa parte del nostro passato.

Lo facciamo perché non abbiamo il coraggio di rompere con il passato ed aprirci al presente vivente.

Il passato, è fatto da esperienze siano esse belle o brutte, che però conosciamo bene e che abbiamo superato (ovvero siamo andati avanti, ma averle superate non significa averle risolte).

Bello o brutto che sia stato, il nostro passato è un qualcosa che non cela sorprese e che essendo ormail trascorso non ci può toccare direttamente.

Quindi ci attacchiamo al passato anche come mezzo per non affrontare il presente e sopratutto l’idea del futuro.

Quando qualcuno di questi cari ricordi ci viene sottratto inizia la pena, ci sentiamo defraudati di qualcosa d’importante, un vuoto si apre in noi.

Qundo poi non ricordiamo nemmeno quello che avevamo riposto e che è andato ormai perduto, per un cataclisma, un furto o un incidente, iniziano i dubbi e le paure .

Cosa avrò perso?

Mi potrebbe servire in un futuro?

Quali danni potrei subire dalla perdita di tali cose?

Tutte assurdità. Non possiamo tenere al sicuro tutto ciò che ci riguarda ed ogni idea di sicurezza è solo una illusione che prestso o tardi dovrà essere smascherata dalla vita.

Se siamo convinti che ci accade solo ciò che è necessario per il nostro cammino,  allora dobbiamo smattere di essere ansiori per la perdita di un oggetto che in fin dei conti rappresentava solo un legame con il passato, una sorta di rifugio per sentirsi al sicuro. Se poi vi era anche un valore oggettivo in quanto è andato perduto, dovremo accettare che tale perdita se prevista dal destino non poteva essere evitata e quindi, se continuiamo a rimanere nell’ansia e nella rabbia, non solo non riavremo quanto perduto ma danneggeremo anche la nostra stabilità emotiva e fisica.

Rinunciare agli attaccamenti non è facile e solo quando perdiamo qualcosa a cui teniamo veramente possiamo vedere quanto siamo legati dalle (e non alle) nostre cose.

Buon cammino!

La Chiesa Gnostica della Pistis Sophia

Invito tutti coloro che si trovano nella zona di milano, o che hanno la possibilità di recarvisi, a partecipare all’evento di cui vi allego la locandina:

 

Locandina Chiesa Gnostica.jpg

 

come da locandina, chi volesse maggiori info

si può visitare il sito www.rosacroce.info 

o scrivere a lombardia@rosacroce.info

 

Buon cammino!

 

Cos’è un’autentica Chiesa Gnostica?

Una vera Chiesa Gnostica è un organismo vivente costituito per offrire a tutti gli uomini la possibilità di un contatto con l’Appello del Padre.

A tale scopo vi sono sacerdoti e sacerdotesse che quotidianamente, con il loro impegno, mantengono costante il contatto fra l’aspetto esteriore e quello interiore di tale Chiesa.

I sacerdoti di una vera Chiesa Gnostica non sono una gerarchia di persone superiori agli altri, sono dei servitori. Si tratta di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita al servizio del Piano di Salvezza che dal Regno del Padre deve dispiegarsi per il mondo e l’umanità.

Vi sono diversi tipi di compiti di cui, coloro che fanno parte di una tale Chiesa, si occupano. Alcuni propriamente sacerdotali altri, per usare un termine arcaico, più diaconali, ed altri ancora più organizzativi o di divulgazione.

Tutti però prestano la loro opera gratuitamente ed al servizio del fine comune.

Gnosi vuol dire Conoscenza ed una vera Chiesa Gnostica non può non essere anche una Scuola, nella quale l’allievo può progredire nella comprensione del fine dell’opera svolta dalla Chiesa stessa.

Infine è necessario specificare che una Chiesa Gnostica possiede tre aspetti:

  • Un aspetto Esteriore; la Chiesa Esteriore (alla quale appartengono i Diaconi e tutti coloro che svolgono attività per l’esterno). 
  • Un aspetto Interiore; la Chiesa Interiore (della quale fanno parte i Sacerdoti, e nella quale imparano a percorrere il cammino della resa del loro ego a Dio ed a manifestare un’Anima Nuova capace di ricevere in se’ lo Spirito).
  • Un aspetto Interiore più Profondo; La Scuola dei Misteri (nella quale i Misteri possono svelarsi agli occhi di quei sacerdoti che hanno realizzato interiormente quanto la Chiesa Interiore ha insegnato loro).

 

Il processo che porta dalla Chiesa Esteriore, attraverso la Chiesa Interiore, sino alla Scuola dei Misteri è difatto un percorso Iniziatico. Quindi, una Chiesa Gnostica autentica è anche un Ordine Iniziatico.

Cos’è quindi una Chiesa Gnostica di buona fede?

  • Una Chiesa esteriore aperta a tutti coloro che sentono il richiamo del Padre.
  • Una Chiesa interiore, dove è possibile lavorare al Piano del Padre.
  • Una Scuola dei Misteri, nella quale Realizzare appieno tale piano per il mondo e l’umanità.
  • Una Scuola nella quale è dispensato un insegnamento utile a realizzare i tre aspetti appena citati.
  • Un Ordine Iniziatico nel quale lavorare con i vari aspetti dell’insegnamento verso il fine definito dal Piano di Salvezza.

Buon cammino!

I Libri di Jeu

Nel Vangelo della Pistis Sophia si parla dei Libri di Jeu, nei quali sono contenuti gli insegnamenti dei Misteri Cristiano Gnostici, che Gesù dispensò ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione.

 

Con il nome di “Libri di Jeu” è stata classificata una raccolta di libri senza titolo che fanno riferimento, però, ai rituali indicati nella Pistis Sophia.

 

Il brani citati fra virgolette, di cui faccio un breve commento, sono estratti, e da me tradotti dall’inglese, dal testo “THE COPTIC GNOSTIC LIBRARY – EDITED WITH ENGLISH TRANSLATION. INTRODUCTION AND NOTES published under the auspices of THE INSTITUTE FOR ANTIQUITY AND CHRISTIANITY – THE BOOKS OF JEU AND THE UNTITLED TEXT IN THE BRUCE CODEX – TEXT EDITED BY CARL SCHMIDT -TRANSLATION AND NOTES BY VIOLET MACDERMOT – LEIDEN E. J. BRILL 1978”

 

 

<<Io vi ho amati voi ho voluto (darvi) la vita, il Gesù vivente, che conosce la verità

 

1. Questo è il libro della gnosi dei misteri di Dio, per mezzo dei misteri nascosti che mostrano la strada per la stirpe eletta, (che guida) a riposo (ristoro) alla vita del Padre nella venuta del Salvatore, il liberatore delle anime che ricevono in loro stessi il Signore della vita che è superiore a ogni forma di vita – nella conoscenza di Gesù il vivente, che è venuto a manifestazione attraverso il Padre dall’Eone della Luce al termine del Pleroma – nell’insegnamento, oltre il quale non v’è null’altro, che Gesù il vivente ha insegnato ai suoi apostoli, dicendo: “Questo è l’insegnamento in cui risiede tutta la conoscenza“. >>

 

L’oggetto del libro è la conoscenza dei Misteri della Gnosi che devono portare l’iniziato ad entrare a far parte della stirpe eletta, ovvero degli abitanti del Regno del Padre, del nuovo campo di vita. Questo cammino avviene attraverso la mediazione di Gesù il Vivente, ovvero della forza di Cristo, che le anime rinnovate devono ricevere in se stesse. Grazie a questo potere il cammino diviene possibile. “senza di me non potete far nulla dice il Vangelo”, Jesus mihi omnia, Gesù è tutto per me ricorda la Fama Fraternitatis Rosae Crucis. In questa, apparentemente semplice, verità risiede tutto l’insegnamento, ovvero il segreto della realizzazione dello stesso.

 

<<Gesù il vivente rispose e disse ai suoi apostoli: “Beato colui che ha crocifisso il mondo, e che non ha permesso al mondo a crocifiggere lui”>>

 

Crocifiggere il mondo significa liberarsi dai suoi condizionamenti, inchiodando alla croce del servizio all’altro in noi, al Dio in noi, la natura materiale di cui siamo rivestiti. Durante questo cammino di “croce delle rose” come lo definiscono i Rosacroce classici, le forze di questo mondo, le forze di questa contro-natura faranno di tutto per inchiodare alla croce delle forze contrarie il principio spirituale che cerca di liberarsi.

 

 

<<Gli apostoli risposero con una sola voce, dicendo: “O Signore, insegnaci il modo di crocifiggere il mondo, in modo che esso non ci possa crocifiggere,  e che non ne siamo, così, distrutti e si possano perdere le nostre vite”>>

 

La prima domanda che ci si deve porre è come percorrere questo cammino di croce delle rose senza cadere preda delle forze gemelle della contro-natura.

A tale interrogativo Gesù risponde:

 

<<Gesù il vivente rispose: “Colui che l’ha crocifisso (il mondo) è colui che ha trovato la mia parola e la ha compiuta, secondo la volontà di colui che mi ha mandato.”>>

 

La parola, in greco Logos, è il simbolo di uno stato d’essere, di una radiazione, ma anche di un insegnamento. Colui che grazie all’insegnamento ha conquistato un nuovo stato d’essere diviene capace di inchiodare il mondo alla croce ed allo stesso tempo scorge i tranelli che il mondo gli tende e non soccombe.

 

 

<<2. Gli apostoli risposero, dicendo: «Parla a noi, o Signore, affinché possiamo ascoltarti. Ti abbiamo seguito con tutto il cuore. Abbiamo lasciato padre e madre, abbiamo lasciato dietro vigneti e campi, abbiamo lasciato dietro beni e grandezza dei governanti (i re), e ti abbiamo seguito, così che tu possa insegnarci la vita di tuo padre che ti ha inviato. >>

 

I discepoli in questo brano esprimono l’attitudine fondamentale che deve mostrare l’Iniziato ai Misteri della Gnosi. >egli lascia dietro di sé tutto quanto ha valenza puramente naturale per dedicarsi di tutto cuore al servizio al proprio Dio ed all’umanità.

Questa attitudine è la base sulla quale, mediante l’azione di Cristo, può nascere un’Anima Nuova. Infatti Gesù risponde ai suoi discepoli dicendo:

 

<<Gesù il vivente rispose. “La vita di mio Padre è questa: Che tu riceva la tua anima dalla razza di coloro che hanno la conoscenza (mente), e che cessi di essere terrena e divenga conoscitrice, attraverso ciò che io vi dico nel corso del mio discorso, in modo che lo realizziate e siate salvati dall’Arconte di questo Eone e dalle sue persecuzioni, alle quali non c’è fine,>>

 

Gesù ricorda ai suoi discepoli che non è sufficiente ricevere quest’Anima Nuova che non è legata alle forze terrene, serve anche un costante lavoro su di sé, svolto sempre grazie alla forza di Cristo. Questa progressiva purificazione libera sempre più l’uomo dalle catene della materia inferiore e dei suoi domini più o meno densi (al di qua o al di là del velo della morte).

 

<<ma voi, miei discepoli, affrettatevi a ricevere la mia parola con certezza in modo che lo sappiate, | affinché l’Arconte di questo Eone non possa combattere con voi – questi che non ha tratto da me nessuno dei suoi comandamenti – in modo che anche voi, o miei apostoli, soddisfiate la mia parola attraverso me, e io stesso vi renderà liberi, e diventiate, attraverso la libertà, senza macchia. Come lo Spirito Consolatore è tutto, così anche voi sarete tutto, attraverso la libertà dello Spirito Santo, del Consolatore “>>.

 

Coloro che hanno compreso veramente le parole che Gesù il Vivente dice ai suoi discepoli non possono che esprimere un canto di Giubilo che nella sua essenza testimonia della loro comprensione. Di più non è lecito dire sulle parole seguenti:

 

<<3. Tutti gli apostoli. Matteo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo e Giacomo, risposero con una sola voce, dicendo: “O Signore Gesù, tu che vivi, la cui bontà si estende su coloro che hanno trovato la tua saggezza e la tua forma con le quali hai dato la luce; O Luce che dà Luce che illumina il nostro cuore finché non abbiamo ricevuto la luce della Vita; O Parola vera, che attraverso la gnosi ci insegna la conoscenza nascosta di Gesù il Signore, il Vivente “>>

 

La risposta di Gesù ai discepoli è una conferma della loro comprensione ed una lode a coloro che lavorano alacremente e che terminato il loro lavoro di liberazione personale si mettono al servizio della Gnosi per divenire dei mezzi con i quali essa possa avvicinare gli uomini ancora prigionieri delle tenebre della materia ed offrire loro una possibilità di liberazione. Si può essere simili mediatori solo se non si è  più nulla sulla base dell’io e si è invece un tutt’uno con il Regno del Padre, con il popolo dei Figli di Dio.

 

<<Gesù il vivente rispose e disse: “Beato l’uomo che ha conosciuto queste cose ed ha portato il cielo verso il basso, ed ha sollevato la terra e (l’ha elevata) al cielo, ed è divenuto un Mezzo perché non è nulla.”>>

 

LA GNOSI NON È ELITARIA

MOLTI FRA COLORO CHE PARLANO DI GNOSTICISMO SOSTENGONO CHE SI TRATTI DI UN FENOMENO ELITARIO.

NULLA DI PIÙ SBAGLIATO!

CERTO SI POTRÀ OBBIETTARE CHE IL NUMERO DI COLORO CHE SEGUIVANO UN TEMPO, E CHE SEGUINO OGGI TALI CORRENTI È PIUTTOSTO ESIGUO, PARAGONATO ALLE RELIGIONI DI MASSA.

QUESTO, PERÒ, NON NE FA UN FENOMENO ELITTARIO.

CI SI POTRÀ, QUINDI, CHIEDERE COME MAI SIANO STATI, E LO SIANO TUTT’OGGI, COSÌ POCHI GLI ADERENTI AI MOVIMENTI GNOSTICI.

LA RISPOSTA È PIÙ SEMPLICE DI QUANTO SI POSSA CREDERE.

UN’AUTENTICA SCUOLA O CHIESA GNOSTICA PROPONE AI SUOI MEMBRI UNA RESA TOTALE DI SÉ AL DIVINO.

LA PROPONE NON COME ACCETTAZIONE DI UNA TEORIA O  SPECULAZIONE FILOSOFICA,  MA COME ATTO CONCRETO!

QUANTI SONO DISPOSTI A QUESTA RESA?

QUANTI SONO PRONTI A SERVIRE IL DIO IN LORO E METTERE L’IO DA PARTE?

QUANTI SONO PRONTI ANCHE SOLO APENSARE DI METTERE IN PRATICA, NON SOLO QUANDO LE COSE VANNO BENE  E SODDISFANO LE ASPETTATIVE DELL’IO MA ANCHE QUANDO SI TROVANO NELLE DIFFICOLTÀ,  LE PAROLE PADRE, SE VUOI, ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE! TUTTAVIA NON SIA FATTA LA MIA, MA LA TUA VOLONTÀ”?

QUANTI DESIDERANO VIVERE SECONDO LE PAROLE DI GESU, “MIO CIBO È FARE LA VOLONTÀ DI COLUI CHE MI HA MANDATO E COMPIERE LA SUA OPERA” O ANCORA “IO NON POSSO FAR NULLA DA ME STESSO; … NON CERCO LA MIA VOLONTÀ, MA LA VOLONTÀ DI COLUI CHE MI HA MANDATO”?

QUANTI SONO DISPOSTI A METTERE DA PARTE I PROPRI INTERESSI A FAVORE DI QUELLI DELL’ALTRO IN LORO, DEL DIO SEPOLTO NEL PIÙ PROFONDO DI LORO STESSI, E QUINDI DI RIFLESSO IN FAVORE DELL’UMANITÀ?

NON SI TRATTA DI UN ATTEGGIAMENTO MISTICO, NON DEVE ESSERVI NESSUNA ESALTAZIONE, SOLO UNA LUCIDA COMPRENSIONE DELLA COSCIENZA SOSTENUTA DA UN PROFONDO DESIDERIO DI SALVEZZA.

LO GNOSTICO È UNA PERSONA CHE HA DECISO DI INCAMMINARSI IN UN SIMILE CAMMINO DI AUTO-RESA, PER COMPIERE IL QUALE DEVE COMPRENDERE CIÒ CHE AVVIENE IN LUI ED ATTORNO A LUI, DEVE ACQUISIRE UNA PIENA CONOSCENZA DI SÉ.

IL DINAMISMO NECESSARIO A NON ARENARSI SU UN SIMILE SENTIERO, NON PUÒ GIUNGERGLI DAL DESIDERIO DI ARRICCHIMENTO INTELLETTUALE O DI POSIZIONE SOCIALE, PUÒ GIUNGERE SOLO DAL PUNGOLO DI UN DESIDERIO DI SALVEZZA CHE NASCE DA PROFONDO DI SÉ STESSI.

L’ESSERE UNO GNOSTICO NON VUOL CERTO DIRE CHE SI È RAGGIUNTO IL FINE, MA CHE SI INTENDE LAVORARE SU SE STESSI PER RAGGIUNGERLO.

PAOLO DI TARSO, NELLA LETTERA AI FILIPPESI BEN DEFINISCE LA CONDIZIONE DELLO GNOSTICO:

NON PERÒ CHE IO ABBIA GIÀ CONQUISTATO IL PREMIO O SIA ORMAI ARRIVATO ALLA PERFEZIONE; SOLO MI SFORZO DI CORRERE PER CONQUISTARLO, PERCHÉ ANCH’IO SONO STATO CONQUISTATO DA GESÙ CRISTO.”

QUESTI SONO I MOTIVI PER I QUALI POCHI SONO GLI GNOSTICI, NONOSTANTE LA GNOSI OFFRA INDISTINTAMENTE A TUTTI I PROPRI TESORI.

BUON CAMMINO!

L’EDUCAZIONE DEL PENSIERO

NEL LIBRO “LA GNOSI ORIGINALE EGIZIA 1”, JAN VAN RIJCKENBORGH, UNO DEI DUE GRAN MAESTRI DEL LECTORIUM ROSICRUCIANUM, SCUOLA INTERNAZIONALE DELLA ROSACROCE D’ORO, SCRIVE:

<<CINQUE MINUTI DI PENSIERI SCONSIDERATI POSSONOVANIFICARE IL LAVORO DI CINQUE ANNI.>>
PAROLE FACILI DA RICORDARE, LA CUI CHIAREZZA NON LASCIA ADITO A DUBBI:

L’ALLIEVO DEVE VIGILARE SUI SUOI PENSIERI.

E’ NECESSARIO SMORZARE SUL NASCERE I PENSIERI FORVIANTI PRIMA CHE QUESTI ACCENDANO IL DESIDERIO.
A VOLTE SENTITE MONTARE IL FUOCO DEL DESIDERIO O DELLA VOLONTA’ DENTRO DI VOI, FUOCO CHE VI SPINGE AD AZIONI POI DEPLORATE; VI RAMMARICATE MOLTO DI CIò CHE ACCADE… MA PRIMA DEL DESIDERIO ERA SORTO IL PENSIERO!

E’ NECESSARIO ESTINGUERE IL PENSIERO ERRONEO IN VOI PRIMA DI POTER ANNIENTARE IL DESIDERIO….

L’UOMO COMUNE E’ ASSOLUTAMENTE INCAPACE DI CONTROLLARE I SUOI PENSIERI: PENSA SENZA RIFLETTERE.

MA “CHI” E’ CHE PENSA? E’ L’ESSERE EGO… QUESTO ESSERE EGO PENSA A CASO…

GRAZIE AL MENTALE LA VOSTRA INTERA PERSONALITA’ E’ DIRETTA DALLE INFLUENZE ASTRALI E MANTENUTA IN UN DETERMINATO STATO.
CHI NON CONTROLLA I PROPRI PENSIERI, CHI NON RIESCE A TRASFORMARE I PROPRI PENSIERI, LA PROPRIA MENTALITA’, NON HA IL DIRITTO DI RITENERSI UN ALLIEVO DELLA SCUOLA SPIRITUALE NEL VERO SENSO DELLA PAROLA.”

 
LEGGIAMO ORA QUALCHE BREVE ESTRATTO DI DUE DISCORSI DEL BUDDHA SUL PENSIERO. SI TRATTA SOLO DI BRANI DI QUESTI DUE DISCORSI, MA RENDONO PERFETTEMANET L’IDEA:

 
<<O MONACI, QUANDO UN PENSIERO DI ATTACCAMENTO O DI DESIDERIO SENSUALE SORGEVA IN ME, CHE DIMORAVO NELLa PRATICA, DILIGENTE, ARDENTE E RISOLUTO, COSI’ RAGIONAVO:

QUESTO PENSIERO DI ATTACCAMENTO O DESIDERIO SENSORIALE E’ SORTO IN ME. ESSO CONDUCE ALLA MIA AFFLIZIONE, ALL’AFFLIZIONE DI ALTRI, ALL’AFFLIZIONE MIA E DI ALTRI. IMPEDISCE LO SVILUPPO DELLA SAGGEZZA, PROMUOVE IL DISPIACERE, NON CONDUEC AL NIBBANA”. QUANDO CONSIDERAVO “QUESTO PENSIERO CONDUCE ALLA MIA PROPRIA AFFLIZIONE”, ESSO SI PACIFICAVA IN ME.

QUANDO CONSIDERAVO “QUESTO PENSIERO CONDUCE ALL’AFFLIZIONE DI ALTRI”, ESSO SI PACIFICAVA IN ME.

QUANDO CONSIDERAVO “CONDUCE ALL’AFFLIZIONE MIA E DI ALTRI”, ESSO SI PACIFICAVA IN ME.

QUANDO PENSAVO “IMPEDISCE LO SVILUPPO DELLA SAGGEZZA, PROMUOVE IL DISPISCERE, NON CONDUCE AL NIBBANA”, ESSO SI PACIFICAVA IN ME; E TUTTE LE VOLTE CHE IN ME SORGEVA UN PENSIERO DI ATTACCAMENTO, LO ABBANDONAVO, LO ALLONTANAVO, LO METTEVO DA PARTE.

[…]

O MONACI, QUALUNQUE COSA UN MONACO FREQUENTEMENTE PENSI E CONSIDERI, QUELLA DIVENTERA’ L’INCLINAZIONE DELLA SUA MENTE.>>

<<

1 ) O FRATELLI, QUADO UN MONACO PONE ATTENZIONE A UN CERTO OGGETTO E SORGONO IN UI PENSIERI NEGATIVI… EGLI DOVRA’ PORRE ATTENZIONE A UN OGGETTO DIVERSO CON CIO’ CHE E’ SALUTARE. SE EGLI PONE ATTENZIONE A UN ALTRO OGGETTO SALUTARE… TUTTI I PENSIERI NEGATIVI … VENGONO ABBANDONATI. CON IL LORO ABBANDONO LA SUA MENTE DIVIENE INTERIORMENTE STABILE, ACQUIETATA, UNIFICATA E CONCENTRATA.

2) O FRATELLI SE MENTRE UN MONACO PONE ATTENZIONE A UN CERTO OGGETTO CONNESSO CON CIò CHE è SALUTARE… SORGONO ANCORA IN UI PENSIERI NEGATIVI… DOVREBBE CONSIDERARE COSI’ IL PERICOLO INSITO IN ESSI: “QUESTI PENSIERI NON SONO SALUTARI, SONO RIPROVEVOLI E GENERANO SOFFERENZA”. QUANDO ESAMINA IL PERICOLO INSITO IN QUEI PENSIERI ALLORA QUALSIASI PENSIERO NEGATIVO… VIENE ABBANDONATO E SPARISCE. CON L’ABBANDONO DI TALI PENSIERI, LA SUA MENTE DIVIENE INTERIORMENTE
STABILE, ACQUIETATA, UNIFICATA E CONCENTRATA.

3) O FRATELLI, SE MENTRE UN MONACO STA ESAMINANDO IL PERICOLO INSITO IN QUEI PENSIERI, SORGONO IN LUI ANCORA PENSIERI NEGATIVI E NON SALUTARI… ALLORA EGLI, O MONACI, DOVREBBE TENTARE DI DIMENTICARLI E DI NON PORRE ATTENZIONE SU DI LORO. QUANDO PROVA A DIMENTICARE QUESTI PENSIERI E A NON PORRE ATTENZIONE SU DI LORO… ALLORA I PENSIERI NEGATIVI … SONO ABBANDONATI E SPARISCONO. cON IL LORO ABBANDONO LA MENTE DEL MONACO DIVIENE INTERNAMENTE STABILE, ACQUETATA, UNIFICATA E CONCENTRATA.

 
4) O FRATELLI, SE MALGRADO UN MONACO STIA TENTANDO DI DIMENTICARE QUEI PENSIERI E DI NON PORRE ATTENZIONE SU DI LORO, ANCORA SORGONO IN LUI PENSIERI NEGATIVI… ALLORA EGLI, O MONACI, DOVREBBE RIVOLGERE L’ATTENZIONE ALLA PACIFICAZIONE DELL’ORIGINE DI QUEI PENSIERI.QUANDO EGLI CERCA DI RIVOLGERE L’ATTENZIONE ALLA PACIFICAZIONE DELL’ORIGINE DI QUEI PENSIERI, ALLORA I PENSIERI NEGATIVI… SONO ABBANDONATI E SPARISCONO. CON L’ABBANDONO DI TALI PENSIERI, LA SUA MENTE DIVIENE INTERIORMENTE STABILE, ACQUIETATA, UNIFICATA E CONCENTRATA.

5) O FRATELLI, SE MENTRE UN MONACO STA CERCANDO DI RIVOLGERE L’ATTENZIONE ALLA PACIFICAZIONE DELL’ORIGINE DI QUEI PENSIERI, SORGESSERO ANCORA IN LUI PENSIERI NEGATIVI… EGLI DOVREBBE CONTROLLARE, SOGGIOGARE E FERMARE LA MENTE CON LA MENTE. QUANDO CON I DENTI STRETTI E LA LINGUA CONTRO IL PALATO EGLI CONTROLLA, SOGGIOGA E FERMA LA MENTE CON LA MENTE… ALLORA I PENSIERI NEGATIVI SONO ABBANDONATI E SPARISCONO. CON L’ABBANDONO DI QUESTI PENSIERI, LA SUA MENTE DIVIENE INTERIORMENTE STABILE, ACQUIETATA, UNIFICATA E CONCENTRATA>>
 
PREFERISCO NON AGGIUNGERE COMMENTI A QUESTI ESTRATTI, CHE CIASCUNO NE TRAGGA LE PROPRIE CONCLUSIONI.
 
BUON CAMMINO!
 
 
Bibliografia:
“La gnosi originale egizia 1”, 2003, Lectorium Rosicrucianum.
“La rivelazione del Buddha”, 2001, Arnoldo mondadori.
 

I DETTAGLI

A VOLTE, E’ IL CASO DI DIRLO, I DETTAGLI SONO DAVVERO IMPORTANTI.

QUANDO CI OSSERVIAMO E’ MOLTO PIU’ FACILE VEDERE UN ASPETTO MOLTO APPARISCENTE DI NOI STESSI CHE UN PICCOLISSIMO DETTAGLIO.

ACCORDIAMO MOLTA ATTENZIONE, SOPRATUTTO A QUEGLI ASPETTI LEGATI AD ATTEGIAMENTI NEGATIVI, COME AD ESEMPIO RABBIA E GELOSIA. SIAMO MENO INCLINI AD ACCORGERCI DI QUELLI CHE SOCIALMENTE SONO IDENTIFICATI COME POSITIVI, PER ESEMPIO COMPASSIONE E UMANITARISMO. TUTTAVIA SIA QUELLI POSITIVI SIA QUELLI NEGATIVI SONO COMUNQUE ASPETTI EGOICI.

IN OGNI CASO SI TRATTA DI MACRO ASPETTI DELL’IO.

TUTTAVIA VI E’ UN ALTRO ASPETTO DELL’EGO CHE CI TIENE PRIGIONIERI IN MANIERA PIU SOTTILE.

SI TRATTA DEI DETTAGLI.

COSA SONO QUESTI DETTAGLI?

SI TRATTA DI ATTI DEL PENSIERO, DEL DESIDERIO O DEL CENTRO MOTORIO, COSI’ APPARENTEMENTE INSIGNIFICANTI DA NON SCUOTERE LA NOSTRA COSCIENZA, ED AL TEMPO STESSO DARE IL NECESSARIO NUTRIMENTO AD UN IO.

PER ESEMPIO, VEDIAMO UNA PERSONA (UOMO O DONNA A SECONDA DEI GUSTI) CHE ATTRAE IL NOSTRO SGUARDO PER UN ISTANTE. IN QUELL’ISTANTE I NOSTRI OCCHI HANNO SEGUITO QUESTA PERSONA E L’HANNO SQUADRATA DA TESTA A PIEDI.

SI E’ TRATTATO DI UN MOMENTO COSì BREVE CHE QUALCHE ISTANTE DOPO NEMMENO CE NE RICORDIAMO PIU’.

NON ABBIAMO COLTO NULLA DI MALE IL QUESTA REAZIONE AUTOMATICA.

MA COSA NASCONDE?

PERCHE’ IL NOSTRO SGUARDO HA SEGUITO TALE PERSONA?

QUALE MOVENTE SI ANNIDA DIETRO QUELLO SGUARDO?

QUESTO DETTAGLIO QUASI INSIGNIFICANTE HA DATO DEL NUTIMENTO A UNO O PIU’ IO.

UN ALTRO ESEMPIO…

SIAMO NELLA NOSTRA AUTOMOBILE  E VEDIAMO PASSARE UNA MACCHINA MOLTO COSTOSA E VELOCE.

UN CERTO SGUARDO DI AMMIRAZIONE SI VEDE APPARIRE NEI NOSTRI OCCHI.

COSA C’E’ DIETRO QUESTO SGUARDO?

INVIDIA? DESIDERIO DI POSSESSO? LUSSURIA? IRA?

I DETTAGLI POSSONO MANIFESTARSI IN MODI DIFFERENTI.

VEDIAMO UN ALTRO ESEMPIO.

DUE PERSONE STANNO PARLANDO. UNA DELLE DUE CONDUCE IL DISCORSO E VEDE CHE IL SUO INTERLOCUTORE ASCOLTA CON INTERESSE ED E’ PIENAMENTE DACCORDO CON LUI, ANZI ASCOLTA AVIDAMENTE. IN MODO SUBDOLO E ASSOLUTAMENTE SILENZIOSO I MUSCOLI FACCIALI, DI COLUI CHE CONDUCE IL DISCORSO, SI CONTRAGGONO COME PER ESPRIMERE UN SORRISO DI COMPIACIMENTO, SEPPUR NON COSI’ TANTO DA RENDERLO VISIBILE ALL’ESTERNO. iL VISO RIMANE COMUNQUE COMPOSTO, MA SE COSTUI SI OSSERVA RIESCE A SCORGERE QUESTO MOVIMENTO DEI MUSCOLI CHE NASCONDE UN CERTO COMPIACIMENTO E FROSE ANCHE DI PIU’.

QUESTI SONO SOLO ESEMPI DI COME TUTTI QUESTI DETTAGLI SIANO COME RADICI CAPILLARI CHE PORTANO LINFA ALL’ALBERO DELL’IO.

DOVREMMO, QUINDI, OSSERVARCI AD OGNI ISTANTE E IN OGNI SINGOLO PARTICOLARE?

NO, A PARER MIO, DIVERREMMO OSSESSIVI!

E’ IMPORTANTE SAPERE DELL’ESISTENZA DI QUESTI MECCANISMI ED ASPIRARE ALLA SALVEZZA DI CIO’ CHE E’ DIVINO IN NOI!

SE, SULLA BASE DI QUESTA ASPIRAZIONE, CI VOTIAMO A QUESTO COMPITO, TALI MECCANISMI DIVERRANNO SEMPRE PIU VISIBILI ALLA NOSTRA COSCIENZA, CHE POTRA’, COSI, AGIRE DIVERSAMENTE ED IN ARMONIA, CON QUANTO REALMENTE NECESARIO A FAR CRESCERE IL DIVINO IN NOI ED ALLA PROGRESSIVA RESA DELL’EGO A QUESTO DIVINO.

SOLO UNA NUOVA COSCIENZA, NATA DALL’ASPIRAZIONE, DAL DESIDERIO DI SALVEZZA E DA UNA DEDIZIONE AL CAMMINO DI SALVEZZA, CHE IL DIVINO CI OFFRE, PUO VEDERE SENZA SFORZO TUTTI I MECCANISMI, TUTTI GLI INGRANAGGI, TUTTI I DETTAGLI DELL’EGO. SOLO QUESTA NUOVA COSCIENZA PUO’ AGIRE LIBERAMENTE DECIDENDO DI NON SOTTOSTARE A TALI MECCANISMI ED ACCORDARE, INVECE, I SUOI SERVIGI ALL’ANIMA DIVINA IN CRESCITA.

IL PRIMO PASSO E’ COMPRENDERE IL PROPRIO STATO, DI ESSERI NATURALI SOGGETTI A QUELL’AGGREGATO CHE CHIAMIAMO EGO.

DA QUESTA COMPRENSIONE DEVE NASCERE UN DESIDERIO NUOVO, UN DESIDERIO DI SALVEZZA.

SOLO DALLA COMPRENSIONE E GRAZIE AL DESIDERIO DI SALVEZZA PUO’ NASCERE UNA NATURALE TENDENZA ALLA RESA DI SE’ AL DIVINO IN NOI.

BUON CAMMINO!

 

 

 

 

Uno, Nessuno o Centomila?

SAPPIAMO CHI SIAMO?

SAPPIAMO L’ORIGINE DEI NOSTRI PENSIERI?

ABBIAMO INDIVIDUTAO COSA CI MUOVE ALL’AZIONE? QUAL’E’ L’ORIGINE DEI NOSTRI ATTI?

ABBIAMO GIA’ NOTATO COME RISPETTO A UNA SITUAZIONE SIAMO COMBATTUTI FRA DIVERSE POSIZIONI? PERCHE’ ACCADE?

SENTIAMO LA MANCANZA DI UN QUALCOSA, UNA SPECIE DI VUOTO ESISTENZIALE? SE SI PERCHE’?

NEL CASO SI SENTA QUESTO VUOTO, COSA IN NOI SENTE QUESTA MANCANZA? DA DOVE ARRIVA QUESTA INQUIETUDINE?

CI SIAMO GIA’ FERMATI UN MOMENTO A RIFLETTERE SU QUESTE DOMANDE? SE SI CHE RISPOSTA CI SIAMO DATI?

SE CI SIAMO DATI UNA RISPOSTA, L’ABBIAMO POI SOTTOPOSTA A SUCCESSIVE INDAGINI INTERIORI, PER CAPIRE SE ERA DEFINITIVA O SE POTEVA ESSERCI ALTRO? SE SI COS’ALTO ABBIAMO SCOPERTO?

IN QUESTO POST DESIDERO CHIEDERE A CHI LEGGE DI CONDIVIDERE CON I PROPRI COMMENTI LA PROPRIA ESPERIENZA, OLTRE CHE CON L’AUTORE DEL POST ANCHE CON TUTTI GLI ALTRI LETTORI.

BUON CAMMINO!